Sul tema della semplificazione degli appalti pubblici, di cui si parla ormai da anni senza arrivare ad alcuna soluzione soddisfacente, una chiave di lettura per un approccio razionale al problema ce la offre una recente delibera dell’Anac che ha il pregio di sottolineare alcuni aspetti da non sottovalutare quando si apre il capitolo semplificazioni.
Il documento analizza lo stato di attuazione della digitalizzazione degli appalti e del suo rafforzamento come leva per la semplificazione dei processi di procurement, dell’attuazione della trasparenza amministrativa nel settore e più in generale della disponibilità e accessibilità dei dati alle istituzioni e ai cittadini.
ANAC fornisce un quadro ricognitivo della normativa e delle problematiche in essere, individuando possibili strategie, azioni e strumenti in grado di semplificare la gestione degli appalti, rimuovendo gli ostacoli che oggi impediscono la piena digitalizzazione e una trasparenza semplificata ed efficace.
Tra i fattori determinanti per il raggiungimento degli obiettivi che il documento affronta, si segnalano l’importanza strategica di porre in essere politiche pubbliche per il rispetto di importanti scadenze previste dal legislatore europeo, la standardizzazione, l’interoperabilità, l’attuazione di norme già presenti in materia di digitalizzazione dei contratti pubblici e la modifica di altre, il processo di qualificazione delle stazioni appaltanti, la professionalizzazione e la formazione dei RUP e più in generale dei buyer pubblici.