Con le Direttive Europee sugli appalti del 2014 l’innovazione è stata posta al centro del sistema del procurement pubblico e considerata un fattore cruciale per la crescita del sistema europeo e lo sviluppo della competitività.
Tuttavia, l’innovazione necessita di un contesto favorevole e deve essere sostenuta da adeguate scelte anche di carattere politico e amministrativo. Solo se inserita in un contesto virtuoso, la domanda pubblica costituisce una leva straordinaria di innovazione e cambiamento.
La Guida Europea si articola in quattro sezioni:
- chiarisce il concetto di appalto dell’innovazione, la sua dimensione generale e il valore aggiunto.
- delinea il quadro politico necessario ad un uso davvero strategico degli appalti per l’innovazione.
- illustra come attraverso gli appalti pubblici si possono aprire le porte agli innovatori, comprese le start-up e le PMI innovative.
- descrive come dare attuazione alle procedure di appalto pubblico, applicandole ai servizi pubblici e alla vita reale.
La guida si rivolge sia alle stazioni appaltanti che alle imprese ed è ricca di spunti interessanti, esempi concreti e di casi di studio europei, che dimostrano come l’innovazione non sia un concetto astratto e distante dai bisogni reali della società, ma un percorso finalizzato a risolvere esigenze concrete in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Attraverso business case reali, il documento suggerisce azioni politiche che forniscano il supporto politico e organizzativo necessario per progetti innovativi e contribuisce a superare le incertezze attraverso una spiegazione del quadro giuridico dell”UE per gli appalti pubblici applicato a procedure innovative.
La guida ha un approccio pragmatico utile agli attori che intendano analizzare l’argomento prima di effettuare i primi passi nell’ambito degli appalti innovativi.